è quello che mi sono detta questa mattina alle 6.00, mentre Patata poppava felicemente, dopo tre giorni di sciopero della fame. Ne vorrei anche più di cento ma se fossero anche solo cento non mi dispererei come ho fatto in questi giorni. Patata è stata male, per la prima volta ha avuto la febbre ed io per la prima volta mi sono trovata a fronteggiare il malessere di una bimba così piccola che non è capace di parlare. E' stata dura per me, ma la parte più dura è stata quando non si attaccava più al seno. Il nostro allattamento era partito male ma poi si è ripreso alla grande. Inoltre quando è iniziato lo svezzamento, ho lasciato che fosse lei a scegliere come mangiare e quindi il latte è rimasto ancora il suo alimento principale. Tolto questo era come se non avessi più nulla da offrire. E sono andata in panico. In panico perché non si alimentava e non si idratava, in panico perché avevo paura di perdere il latte, in panico perché infine rischiavo anche un ingorgo. Tre giorni difficili, di tiralatte, di acqua col cucchiaino, di pianti e di lunghissimi sonni per stanchezza e debolezza. Ma infine stamattina si è svegliata ed ha avuto fame: ed ha cercato il seno! Per cui ho pensato che anche se ancora cento giorni di latte di mamma sono pochini, adesso che Patata ha quasi 8 mesi sarebbero comunque sufficienti, per cui: cento di questi giorni (ma anche di più)!